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NOI SIAMO DUE EVASI (1959)
 
     
 
     
 
Noi siamo due evasi  
  Titolo:
  Noi siamo due evasi
 
  Anno:
  1959
 
  Regia:
  Giorgio G. Simonelli
 
  Con:
 
Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello, Sandra Mondaini, Maurizio Arena, Fred Buscaglione.  
 
 
     
    Interpreti e Personaggi
     
     
     
  INTERPRETI E PERSONAGGI:  
     
 

Ugo Tognazzi (rag. Bernardo Cesarotti), Raimondo Vianello (dott. Camillo Fiorini), Magali Noél (Resi), Sandra Mondaini (Isabella), Titina De Filippo (Ernesta Holz), Maurizio Arena (il brigadiere Francesco Curti), Irene Tunc (Silvia), Fred Buscaglione, Maria Del Valle, Jackie Jones, Lilia Landi, Olimpia Cavalli, Gabriella Conti, Elio Crovetto, Mirko Ellis, José Jaspe, Rafael Luis Calvo, Julio Riscal.

 
 
 
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    Cast Tecnico
     
     
     
  CAST TECNICO  
     
  Soggetto: Franco Castellano, Pipolo [Giuseppe Moccia] - Sceneggiatura: Franco Castellano, Pipolo, Dino Verde - Fotografia: Mario Montuori - Scenografia: Piero Filippone - Musica: Carlo Rustichelli [canzoni "Siamo gli evasi" e "Criminalmente bella" di Fred Buscaglione] - Montaggio: Dolores Tamburini - Produzione: Dario Sabatello per D.S. (Roma)/ICA, Hesperia (Madrid) - Origine: Italia/Spagna - Titolo di comproduzione: "Somos dos fugitivos".  
 
 
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    Trama
     
     
     
  TRAMA  
     
 

Camillo Fiorini e Bernardo Cesarotti sono due funzionari della Compagnia di assicurazioni "Baviera", diretta dalla baronessa Holz. Camillo ha rotto il fidanzamento con Isabella, la nipote della direttrice, e si lascia persuadere da Resi, una ballerina, a intervenire assieme a Bernardo a un ballo mascherato; i due si travestono da forzati. Ma cadono in una trappola. Resi è in realtà complice di due gangster che si trovano in prigione: durante il ballo, si spegne la luce, Camillo e Bernardo vengono rapiti e portati con il cellulare in prigione, a sostituire i due gangster evasi, ai quali sono molto somiglianti. I due malcapitati riescono a fuggire a loro volta dalla prigione, ibernati in blocchi di ghiaccio. È per loro l'inizio di varie comiche peripezie, che li costringono a una serie di travestimenti: sono di volta in volta donne, podisti, frati, ecc., sempre ricercati dalla polizia e dai gangster. Per arrivare a chiarire la loro posizione, i due amici hanno bisogno di soldi e si introducono nella sede della loro Compagnia di assicurazioni per forzare la cassaforte: ma dei veri ladri li hanno preceduti. Finiscono poi in un circo, dove fanno i clown; quindi nella villa dove si trova il quartier generale dei gangster. Qui fortunatamente viene in loro soccorso un poliziotto, innamorato di Resi, che fa arrestare i due capi della banda e scagiona Camillo e Bernardo. Il primo si deciderà finalmente a sposare Isabella, Resi sposerà il suo poliziotto; solo Bernardo continuerà la sua vita di scapolo.

 
 
 
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    La Critica
     
     
     
  LA CRITICA  
     
  «È arrivata un'altra moda nel cinema italiano: i film con Tognazzi e Vianello. I due attori sono bravi e simpatici. Bene. E poi? Poi niente: convinto che al pubblico basti vedere una fotografia di T-V l'audace produttore non si preoccupa affatto di dare ai due una storia interessante da interpretare, delle battute o delle situazioni divertenti. [...] È inutile lamentarsi se Tognazzi e Vianello sono più divertenti in "Un, due, tre" che al cinema: due attori, per quanto bravi, non possono fare miracoli, né tanto meno scriversi un film su misura».
 
  V.D.C. [Valentino De Carlo], La Notte, Milano, 4 settembre 1959.  
     
  «Nel ruolo di protagonista la coppia Tognazzi-Vianello affronta per la prima volta il giudizio del pubblico. Per il battesimo è stata scelta una comica densa di trovate, aggrovigliata di avventure e corredata di belle donne proprio su misura per il dinamismo e la balordaggine dei due comici. [...] Un film divertente, in definitiva, che non si sostiene con le sole risorse dei protagonisti, diretto accuratamente da Giorgio Simonelli. [...]».
 
  Vice, Il Tempo, Roma, 23 agosto 1959.  
     
  «[...] Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello (quest'ultimo con qualche buono spunto e una maggiore caratterizzazione della sua fisionomia alla Stan Laurel) recitano le battute una appresso all'altra, provocando le quattro risate d'obbligo (quattro: le abbiamo contate). Magali Noél ricanta "Rififi". Non se ne accorge ma si fa la caricatura».
 
  Vice, L'Unità, Milano, 4 settembre 195  
     
  «[...] Una trama pressocché inconsistente creata per dar modo ai due comici [Tognazzi e Vianello] di misurarsi in una serie di "gags", alcuni buoni, altri meno buoni, altri ancora, decisamente scopiazzati: tuttavia Vianello e Tognazzi sono sufficienti a far passare l'ora e mezza senza annoiare. [...]».
 
  Vice, Il Paese, Roma, 22 agosto 1959.  
 
 
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  FOTOGALLERY  
     
 
 
Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi nel film NOI SIAMO DUE EVASI - 1959   Irene Tunc e Ugo Tognazzi nel film NOI SIAMO DUE EVASI - 1959   Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi nel film MARINAI, DONNE E GUAI - 1958
 
 
 
 
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